1 marzo 2017

STILL THE EARTH MOVES



''Il cinema ha un potere immenso che necessita di essere sprigionato,bisogna spingersi oltre i limiti,chiedersi cos'è il cinema,cosa ci vuole dire e che tipo di esperienza può essere . Non c'entra niente con la narrativa, è tutt'altra cosa''

Quanto segue non è una recensione.
Non è un pensiero e neanche una riflessione.

Dimenticate la sintassi, abbandonatevi al flusso di coscienza.

Questo è un esorcismo, necessita un atto di fede.

Lasciatevi trasportare dal suono delle campane a morto in questa natura che ci ammalia coi suoi colori, dove le foglie sono forbici acuminate che vivisezionano la memoria,dove i tronchi secchi sono corpi morti e i funghi la cancrena che li divora.

Sono gli ultimi colori che vedremo prima che l'apocalisse si abbatta sulle miserie umane, il temporale al quale segue la calma del vuoto, lì in quell'angolo di niente dove il lume di un lampione non basta a schiarire tutto quel buio, dove si intravedono i passi di un uomo che non vedremo mai superare l'oblio di quella curva in cui gli spettri delle auto si radunano.

Li dove le memorie perdute confluiscono, dove i piani temporali si confondono e si riassemblano nel ricordo di ciò che è stato, perchè la memoria è come le ossa, un sistema di relazione di movimenti e riposo tra particelle che non smette mai di ricomporsi.

Immaginiamo lo scheletro in termini di durata e non di spazialità.

Estraiamo le riserve minerali dalle ossa per sopravvivere e dirigerci ubriachi verso le luci strobo della città epilettica ,prima che gli occhi si chiudano e la nostra auto si schianti.

Ascoltiamo le grida disperate delle streghe che bruciano, delle madri che ricordano i figli che sono ancora lì sulla giostra vuota, nel rumore delle stecche del calcio balilla che girano a vuoto.

Nell'infanzia che vivrà per sempre nello stridio di quel metallo, in quei vicoli stagnanti dove i cani vagano allo sbando e pisciano nelle chiese.

Impariamo ad ascoltare quel suono con gli occhi perchè le parole qui han perso di significato e si perdono nella folla come due luci blu che progressivamente si allontanano nel buio, quel buio che confonde e distorce le forme.

Perchè è così che agiscono le streghe, seguendo compatibilità e consistenze illogiche...abbiamo troppa confidenza con la linearità e questo la rende pericolosa.

Mi addormento e sogno mia madre che torna a casa con un ''gatto''.
Ma quello non è un gatto, è una deformità con due enormi zanne e a cui è stato amputato un arto e sostituito con una ruota.
Sono terrorizzato da quella cosa ma nessuno sembra rendersi conto che quello non è un gatto.
Non so quanto tempo sia passato ma quel gatto è sempre più grosso e fa sempre più paura.
Finchè un presagio sinistro mi guida verso il balcone.
Non ho mai avuto un cane, eppure li sul balcone c'è un cane a cui voglio un bene infinito.
Era il mio cane.
Ora giace sventrato sul balcone con gli intestini che sporcano le piastrelle.
Due fori di zanna gli hanno spezzato il cranio bucandogli il cervello.

Vedo mia madre scura in volto che entra in sala con 3 ossa insanguinate in mano.

Scoppio a piangere.
Non avresti mai dovuto portare qui quel gatto, avresti dovuto lasciarlo libero.
Mia madre e mio padre scoppiano a piangere.
Piangiamo sulle nostre miserie.
Mi accascio stremato con le mani fra i capelli mentre osservo ciò che resta di quel gatto, un corpo mutilato che agita i suoi moncherini in una pozza di sangue strisciando verso di me.


Mi sveglio ma sento ancora il suono della perdita che mi segue nei vicoli alle 4 del mattino.
Sta per raggiungermi , non riuscirò a vederlo, non potrò scappare.

E allora chiudo gli occhi aspettando che finisca, ma il male striscia e si insinua fra le fessure delle pietre strisciando nel territorio sacro, nel bosco della nuova terra promessa.
Depone le sue uova e sembra il mostro di un videogioco che vomita all'infinito fino a saturare lo schermo.

La nascita è un rigetto.

Massivo
Meccanico
Seriale.

La terra si muove .
Io tremo.

Ancora.











2 commenti:

  1. Ho due possibilità per vederlo: o domani sera o domenica sera, spero di riuscire a ritagliarmi il tempo necessario, altrimenti rischio di scivolare alla domenica ancora successiva, e se non ho letto male la deadline è il 14/03, dopo non si potrà vedere più nulla. "Ansia" è il tag giusto, ancor prima di metterci gli occhi sopra, e da quello che ne hai scritto mi sa che non si tratterà solo di occhi ma anche di molti altri organi che risiedono in noi, tutti sensoriali ovviamente, difatti il mio sensi-detector sta fremendo all'impazzata. Appena arrivo ai titoli di coda vengo qua.

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  2. Brutte notizie: ho provato a vedere il film ma la mia connessione antidiluviana non me lo ha permesso, in HD era proprio impossibile, nelle varianti intermedie mi si bloccava di continuo, alla fine andava solo in low quality, ho guardato 10 minuti ma proprio no, erano solo pixel in semi-movimento. Ho anche provato ad estrapolare il file video come si fa per youtube ma non ci sono riuscito, e vabbè, magari il buon Pablo lo metterà on line come ha fatto per Alexfilm :)

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