3 giugno 2017

SHULTES



''I remember nothing''

E' con questa frase di Lyosha che si apre il film.

La memoria è tutto quello che abbiamo per dimostrare chi siamo e solo vivendo nella memoria altrui possiamo realmente esistere.

Chi è Lyosha ?

Il folgorante esordio di Bakuradze è un asettico ricordo mutilato , un puzzle al quale sono stati rimossi dei pezzi e quindi anche riassemblando ciò che ne resta non è possibile vedere il disegno nella sua integrità , possiamo solo immaginare , intuire cosa c'era in quei tasselli mancanti.

Sono pochissimi i punti di riferimento che abbiamo approcciandoci a Shultes a partire dal suo protagonista , Lyosha, del quale non sappiamo praticamente nulla .

Sappiamo che non ricorda una parte del suo passato, o almeno così sembra dal momento che gira con un taccuino sul quale annota o sono annotati dettagli fondamentali come il suo indirizzo di casa o il suo numero di cellulare.
Sappiamo anche che si guadagna da vivere rubando automobili e documenti per conto di terzi facendosi aiutare da un ragazzino , il piccolo Kostik, assoldato dopo averlo visto borseggiare un'anziana sull'autobus.
E' proprio Kostik l'unica persona con la quale Lyosha sembra mostrare un flebile affetto, ma è un rapporto che si discosta molto da un fare paterno o quantomeno ad un atto che implichi una qualsivoglia redenzione.

Lyosha sembra un cyborg senza alcun tipo di emozione.

La sua vita è una grigia routine scandita da furti, visite mediche che tengono sotto controllo il suo stato di salute e momenti in cui prova a tener compagnia alla madre morente con la quale non ha un dialogo vero e proprio dato che gli uniche parole che le rivolge sono per chiederle se le servano altre medicine oppure per leggerle il palinsesto televisivo.

E' proprio l'assenza di veri e propri dialoghi uno dei punti cardine del film, Bakuradze ci immerge in una realtà realmente cupa e alienante nella quale i rapporti umani sono ridotti all'osso : la comunicazione verbale è marginale, assente , spesso quando ascoltiamo un dialogo lo sentiamo già iniziato oppure si interrompe di colpo come se fosse un rumore di fondo, un fastidio.

E' in questo contesto spersonalizzante che si muove il nostro protagonista, tra palazzine tutte uguali nelle quali cerca di trovare una persona che forse non è mai esistita, tra bar semi deserti nei quali si incontra col fratello al quale racconta di lavorare come personal trainer e al quale passa costantemente dei soldi tenendolo all'oscuro delle condizioni di salute disperate della madre.

Ma perchè Lyosha mente praticamente su ogni aspetto della sua vita?
E' la vergogna della sua condizione che lo porta a mentire?
Forse no.

La menzogna è il secondo aspetto cruciale del film, l'arma che utilizza il nostro protagonista per difendersi dai ricordi,da un qualcosa di oscuro che la sua amnesia ha temporaneamente cancellato.

Ma lo scudo dietro al quale si nasconde è destinato a cadere come un castello di carte : gli eventi inizieranno a farlo cedere.

Le condizioni di sua madre peggiorano portandola alla morte ed è proprio in questa circostanza,in una rapida sequenza ,che veniamo a conoscenza del significato del titolo : Shultes altro non è che il cognome di Lyosha. E'l'unica sequenza del film in cui verrà pronunciato questo nome. Forse oltre allo spettatore, è Lyosha stesso a prendere progressivamente consapevolezza della sua identità.

Durante un controllo di routine in ospedale, Lyosha riconosce da un tatuaggio il corpo di una ragazza morente nel reparto rianimazione : è una turista che ha borseggiato qualche giorno prima insieme a kostik.

Forse un tempo anche lui si è trovato sul medesimo letto, in quello stesso reparto, in quelle condizioni.

Per la prima volta assistiamo ad un comportamento umano da parte del nostro protagonista : decide di andare a recuperare i documenti della ragazza (che precedentemente aveva gettato in un cassonetto dopo averla borseggiata) forse ai fini di permettere ai medici di identificarla. Ma una volta trovati i documenti in questione decide di entrarle in casa ed è qui che tutto prende una piega inaspettata.

Tra gli effetti personali della ragazza Lyosha trova un video registrato su una videocamera che collega al televisore.

In quella che a mio avviso non solo è la miglior scena del film ma una delle sequenze più toccanti mai viste, assistiamo ad una video dedica d'amore registrata dalla ragazza per un presunto fidanzato nella quale lo ringrazia per aver dato un senso alla sua routine e successivamente si mette a cantare la struggente GORECKI dei Lamb in un crescendo di malinconia che finisce con una brusca interruzione del video, perfetta sintesi di un sentimento inespresso.
Forse quelle parole non verranno mai udite da nessun altro. Mentre lui è li ad osservare quel video probabilmente la ragazza è morta e quella registrazione andrà perduta per sempre trasformandosi in uno sterile frammento di memoria.

Qualcosa dentro di lui è stata smossa definitivamente.

Tornando a casa apre una vecchia scatola di foto dalle quali possiamo intuire che un tempo, prima dell'incidente, Lyosha era un corridore . C'è anche una foto che lo vede assieme ad una ragazza su una moto. Sul retro della foto appare la scritta ''compleanno Olya, 2005''. Forse era lei la variabile che rendeva sopportabile la sua routine.

Arriva una chiamata dal medico, occorre fare un controllo di richiamo per testare eventuali miglioramenti della sua memoria.
E' passato già un anno dal primo controllo, 2 anni dal suo ricovero.
Dopo una serie di domande introduttive alle quali Lyosha risponde dichiarando il falso arriva la fatidica domanda che tutti stavamo aspettando :

''Lyosha, ricordi perchè sei finito in ospedale 2 anni fa ?''

La risposta che fornisce al dottore è che mentre tornava a casa fu aggredito da 3 malviventi che lo colpirono alla testa , che riuscì ad accoltellarne uno ma alla fine ebbe la peggio ...ma la sua versione sembra completamente diversa da quella dichiarata dal referto clinico nel quale si parla di trauma a seguito di un grave incidente stradale. Perchè Lyosha ha fornito questa versione?
Alla domanda del dottore che gli chiede se fosse solo al momento dell'incidente, dopo un interminabile silenzio risponde di non ricordare nulla.

E' in questo momento che capiamo che quanto abbiamo visto fin ora non è altro che un flashback che ci riconduce all'incipit.

Forse Lyosha non ha mai realmente perso la memoria ma lo shock di aver perso la sua fidanzata e la sua passione in un colpo solo è stato tale da indurlo a crearsi una patologia che potesse rimuovere il dolore.

Il vaso di pandora è stato aperto, non c'è più nulla che possa rendere sostenibile la sua routine.

Forse un altro furto può distoglierlo dai suoi pensieri quindi organizza un colpo coi suoi complici recandosi in un bar e sottraendo le chiavi della macchina ad un balordo.

Ma qualcosa va storto, la vittima si accorge del furto e lo insegue con altri 2 amici.

A nulla servono le urla di Kostik che gli intima di scappare.

Lyosha rallenta il passo , estrae il coltello...ma viene raggiunto.

Si interrompe qui.

Troncamento, taglio netto, chiurgico.

Fine della routine
Dei rumori di fondo
Del fastidio.

Capolinea.






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